Il rischio di diffusione dell’infezione da virus Zika è tutt’altro che teorico anche in Italia e così come West Nile e Chikungunya anche questo arbovirus potrebbe rappresentare una minaccia per la sicurezza degli emoderivati. La sicurezza di donazioni e trasfusioni nelle aree interessate dalla presenza di soggetti portatori di infezione da virus Zika o di vettori virali rappresenta uno dei motivi di maggiore preoccupazione per la Comunità Scientifica.
In considerazione del potenziale impatto di tale patogeno sulla medicina trasfusionale, ancora in corso di valutazione, le Autorità Europee ed il Ministero della Salute italiano hanno proposto strategie di sorveglianza attiva per la rapida identificazione dei casi importati e l’esclusione dalle donazioni di soggetti provenienti da aree a rischio, ma anche di sorveglianza epidemiologica, entomologica e clinica in quelle aree in cui il vettore è maggiormente diffuso.
Nel commentare il contenuto del lavoro di Marano et al, pubblicato sullo stesso numero della rivista Blood Transfusion e già segnalato su queste pagine (link), gli autori di questo editoriale si soffermano sulla utilità di una collaborazione tra Specialisti Veterinari e di Medicina Trasfusionale ai fini di una maggiore sorveglianza sulla propagazione del patogeno e sul potenziale ruolo di diffusione dell’Esposizione Universale recentemente tenutasi a Milano che durante il periodo di apertura ha condotto in una area geografica limitata circa 20 milioni di visitatori da tutto il mondo.
Blood Transfus. 2016 Mar;14(2):93-4. doi: 10.2450/2015.0187-15. Epub 2015 Nov 5.
Blood safety and zoonotic emerging pathogens: now it’s the turn of Zika virus!
Massimo Franchini , Claudio Velati