La caratterizzazione del gruppo di virus associati al sangue umano (detta anche viremia del sangue) è essenziale per la sorveglianza epidemiologica e per anticipare nuove potenziali minacce alla sicurezza delle trasfusioni di sangue. Attualmente, il rischio di trasmissione di virus ben noti trasmessi dal sangue (HBV, HCV, HIV e HTLV) può essere considerato sotto controllo in paesi con risorse elevate. Tuttavia, altri virus sconosciuti o insospettati possono essere trasmessi ai riceventi da prodotti derivati dal sangue. Ciò è particolarmente rilevante considerando che una percentuale significativa di pazienti trasfusi è immunocompromessa e più frequentemente sottoposta a esiti fatali. Sono state implementate diverse misure per prevenire la trasmissione trasfusionale di virus sconosciuti, tra cui l’esclusione dei donatori a rischio, la riduzione dei leucociti del sangue del donatore e il trattamento fisico-chimico dei diversi componenti del sangue. Tuttavia, fino ad ora non esiste un metodo universale per l’inattivazione degli agenti patogeni, che sarebbe applicabile a tutti i tipi di componenti del sangue e, ugualmente efficace per tutti i tipi di virus. Inoltre, tra le procedure di inattivazione disponibili dei genomi virali, alcune di esse sono riconosciute come meno efficaci sui virus senza involucro (non enveloped virus) e inadeguata per inattivare titoli virali più elevati in pool di plasma o derivati. Detto questo, c’è la necessità di implementare nuove metodologie per la scoperta di virus sconosciuti che possono influire sulla sicurezza della trasfusione di sangue. La metagenomica virale combinata con il sequenziamento High Throughput appare come un approccio promettente per l’identificazione e la sorveglianza globale di virus nuovi e / o inattesi che potrebbero compromettere la sicurezza della trasfusione di sangue.
Transfus Clin Biol.2016 Feb
Viral metagenomics and blood safety