Test su donatori di sangue del Regno Unito per rilevare l’esposizione al parvovirus umano 4 con “time-resolved fluorescence immunoassay (TRFI)” e Western blot come test di conferma sui campioni reattivi.

Il Parvovirus umano 4 (ParV4) è stato recentemente descritto e identificato quale nuovo membro della famiglia dei Parvoviridae, alla quale appartiene anche Parvovirus B19. Esso è stato rilevato anche in campioni di pool di plasma.

Attualmente, le informazioni sul significato clinico delle infezioni da ParV4 sono molto limitate. In uno studio su pazienti emofilici con infezione acuta l’unica presentazione clinica più volte osservata è stata un rash cutaneo in tre soggetti e un’epatite non spiegata in due pazienti (Fryer JE, Delwart E, Hecht FM, Bernardin F, Jones MS, Shah N, Baylis SA. Frequent detection of the parvoviruses, PARV4 and PARV5, in plasma from blood donors and symptomatic individuals. Transfusion 2007; 47: 1054-61).

Il test “time-resolved fluorescence immunoassay (TRFI)” è un metodo molto sensibile per la rilevazione delle IgG.

Gli autori di questo studio, in pre-pubblicazione su Transfusion, si sono posti l’obiettivo di determinare il livello di esposizione al ParV4 di un campione di 608 donatori di sangue del Regno Unito.

In questo campione di donatori il tasso globale di sieropositività per ParV4 IgG è risultato pari al 4,76%.

Questo dato necessita, ovviamente, di ulteriori approfondimenti.