In questa lettera all’editore gli autori descrivono il caso di un paziente con Emofilia A severa sottoposto ad intervento ortopedico maggiore e gestito nel postoperatorio a mezzo della Telemedicina (TM). Questo caso rappresenta uno splendido esempio di implementazione della TM e di una buona collaborazione tra il Centro Emofilia ed un Ospedale Locale.
Paziente di 56 anni affetto da Emofilia A severa senza inibitori. La storia clinica del paziente si caratterizza
per positività HBV , HCV (trattata e curata) e HIV sotto trattamento con terapia antiretrovirale ad alta attività (HAART). A causa di una dolorosa e disabilitante artropatia bilaterale a carico delle ginocchia, il paziente era stato sottoposto a protesi al ginocchio sinistro nel gennaio 2013, seguita da protesizzazione a quello destro nel 2015. Il paziente, inoltre, presentava un’artropatia a carico dei gomiti e delle caviglie. Nel gennaio 2020 è stato sottoposto ad un primo intervento di revisione della protesi di ginocchio dx, seguito da un secondo intervento alla protesi di sinistra, quest’ultima nel mese di marzo. Il secondo intervento è stato eseguito nonostante l’insorgenza dell’epidemia da COVID-19, motivo per il quale, 24 ore dopo l’intervento, avendo valutato il rapporto rischi/benefici, si è deciso di dimettere il paziente per motivi di sicurezzarelativi all’alto rischio di infezione da COVID-19. Il paziente è stato trasferito al suo domicilio distante oltre 400 Chilometri dall’Ospedale. Nel corso della prima fase postoperatoria, ematologo, fisiatra ed ortopedico hanno partecipato a quotidiane videoconferenze per poter comunicare con il paziente. Il Fisiatra ha potuto valutare i progressi nella motilità articolare e l’ematologo la comparsa di eventuali sanguinamenti. Durante la fase postoperatoria tardiva il paziente è stato valutato mediante l’invio delle immagini del suo ginocchio ed il coagulologo ha potuto adeguare il trattamento antiemorragico con concentrato di rVIII adiuvato dall’ ematologo locale. I campioni di sangue per valutare il dosaggio del fattore rVIII venivano prelevati a domicilio del paziente onde fornire al paziente le indicazioni necessarie da parte del Centro Emofilia del nosocomio presso il quale era stato operato. Le sessioni di fisioterapia venivano condotte da remoto con l’aiuto dei parenti del paziente. Sulla base dell’esperienza acquisita gli autori concludono che in questo caso il limite della Telemedicina è l’impossibilità di poter effettuare un esame clinico diretto anche se la collaborazione fra i vari specialisti si è dimostrata ottimale. D’altro canto questo caso ha dimostrato che allorché l’intervento chirurgico non può essere rinviato, il follow-up può essere praticato a mezzo della Telemedicina e che tale strumento appare di fatto insostituibile in periodi di pandemia ed in molte alte circostanze diventando utile strumento da implementare.
In questa lettera all’editore gli autori descrivono il caso di un paziente con Emofilia A severa sottoposto ad un intervento ortopedico maggiore e gestito nel postoperatorio a mezzo della Telemedicina (TM). Questo caso rappresenta uno splendido esempio di implementazione della TM e di una buona collaborazione tra il Centro Emofilia di altro Ospedale ed Ospedale periferico. Nel corso della prima fase postoperatoria, ematologo, fisiatra ed ortopedico hanno partecipato a quotidiane videoconferenza per poter comunicare con il paziente. Il Fisiatra ha potuto valutare i progressi nella motilità articolare e l’ematologo la presenza di eventuali sanguinamenti. Durante la fase postoperatoria tardiva il paziente è stato valutato mediante l’invio delle immagini del suo ginocchio ed il coagulologo ha potuto adeguare il trattamento antiemorragico con concentrato di rVIII in collaborazione con l’ematologo locale. Questo caso ha dimostrato che, allorché l’intervento chirurgico non può essere rinviato il follow-up può essere praticato a mezzo della Telemedicina e che tale strumento appare di fatto insostituibile in periodi di pandemia.
Haemophilia, 2020 Jun 9
Titolo: COVID-19 AND TELEMEDICINE IN HAEMOPHILIA IN A PATIENT WITH SEVERE HAEMOPHILIA A AND ORTHOPAEDIC SURGERY
Autori: Álvarez-Román M. T., De la Corte-Rodríguez H., Rodríguez-Merchán E. C., Martín-Salces M., Rivas-Pollmar M.I., ButtaN., García-Barcenilla S., Acuña P., Cebanu T., González E., Monzón-Manzano M. E., Jiménez-Yuste V.