Importante sentenza della Corte di Cassazione che con l’ordinanza 24164/2019 ha ribaltato una sentenza della Corte di Appello. In seguito ad un caso di trasmissione del virus dell’epatite C con una trasfusione nel 1978, la Corte di Cassazione ha stabilito che il termine di prescrizione per chiedere i danni da sangue infetto decorre dall’indicazione del medico al paziente. Non basta quindi la diagnosi di epatite per consentire a una persona non esperta di collegare la malattia con la trasfusione subita anni prima.
Questa sentenza dà nuova speranza ai numerosi pazienti che hanno visto cadere in prescrizione la loro richiesta allo Stato di risarcimento per i danni subiti da una trasfusione di sangue infetto avvenuta anni prima.
Allegato: Sentenza.