Il direttore del Centro Nazionale Sangue, dott. Giancarlo Liumbruno, è intervenuto direttamente in merito alla recente segnalazione di un’elevata percentuale di positività per l’epatite E nei donatori si sangue della provincia di L’Aquila. Questo dato è verosimilmente legato al maggior consumo in questa area geografica di carne cruda di maiale, ad esempio le salsicce di fegato che diversi studi hanno indicato come possibile veicolo dell’infezione. Il virus dell’epatite E, oltre a dare un’epatite acuta, può causare anche neuropatie e nefropatie. Il dott. Liumbruno ha precisato che il fatto che questi donatori abbiano gli anticorpi positivi contro il virus dell’epatite E non implica che il loro sangue sia in grado di trasmettere il virus. In altre parole, i donatori sono entrati in contatto con il virus ma lo hanno eliminato e pertanto non sono in grado di trasmetterlo attraverso le donazioni.