Il Plasma Convalescente riduce la mortalità nel 57% dei pazienti COVID-19: i risultati di una meta-analisi

Con la pandemia COVID-19 in corso l’infezione del coronavirus continua a diffondersi e a infettare centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Nonostante la febbrile attività di ricerca e sperimentazione di molti gruppi si è ancora lontani dalla preparazione di un vaccino efficace e/o dall’ identificare terapie con anticorpi monoclonali. Ora, un nuovo studio pubblicato sul server di preprint medRxiv * nel luglio 2020 riporta che una modalità di trattamento vecchia di cent’anni, ovvero l’uso di plasma ricco di anticorpi convalescenti, riduce il tasso di mortalità nei pazienti COVID-19 ospedalizzati di un sorprendente 57%.  Si tratta di utilizzare plasma donato da pazienti guariti che presentano in circolo livelli significativi di anticorpi sviluppatesi appunto nel corso della malattia.

La immuno-terapia passiva con plasma ricevuto da pazienti ex Covid-19 è un approccio terapeutico promettente come suggerito da due importanti editoriali recentemente comparsi su JAMA ( Roback JD et al) e J Clin Invest (Casadevall A et al.) nel corso di quest’anno.

Sono passati più di cento anni da quando il convalescente è stato utilizzato per la prima volta come fonte di immunità passiva. Gli anticorpi prodotti contro uno specifico patogeno possono essere di grande utilità nel trattamento delle epidemie da esso causate.  Nonostante la mancanza di prove cliniche per la sua efficacia nella malattia COVID-19, ci sono diversi studi randomizzati controllati (RCT), studi caso-controllo e serie di casi che si occupano del suo utilizzo in questa situazione.

Questi sono per lo più troppo piccoli per fornire una evidenza certa della loro validità o non sono stati eseguiti fino all’end-point. Quindi in assenza di ampi studi randomizzati controllati, mancano prove certe  per la sua efficacia e questo  si traduce in una mancanza di un consenso generale sull’opportunità di usarlo di routine nei pazienti ospedalizzati .

L’impatto della terapia al plasma umana convalescente sulla mortalità dei pazienti COVID-19. Il Grafico illustra gli odds ratio (OR) e gli intervalli di confidenza al 95% per studi controllati, per quelli a confronto caso controllo e il modello complessivo aggregato.

I ricercatori, per ottenere nel complesso una stima aggregata del tasso di mortalità, hanno esaminato 21 studi che hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità, tra cui 12 trial clinici randomizzati (RCT ), 5 studi caso-controllo e 4 serie di casi .

Nel complesso hanno incluso 804 pazienti in tutto. L’età media o mediana dei pazienti arruolati in questi studi variava da 52 a 70 anni, con una percentuale maggiore di uomini rispetto alle donne nella maggior parte degli studi (percentuale di donne: dallo 0% al 53%). Tutti gli studi includevano pazienti con COVID-19 grave o potenzialmente letale. Al momento della trasfusione, fino all’80% circa dei pazienti era stato sottoposto a ventilazione meccanica. La durata del follow-up è stata da 7 a 30 giorni. Negli studi controllati, i pazienti trasfusi con plasma convalescente hanno mostrato un tasso di mortalità ridotto (10%) rispetto ai pazienti COVID-19 non trasfusi (22%; OR: 0,43, P <0,001). L’OR aggregato di 0,43 indica che il plasma convalescente era associato a una riduzione del 57% delle probabilità di mortalità tra i pazienti COVID-19 ospedalizzati.

 

La spiegazione più plausibile dell’efficacia di questa terapia è che il plasma contiene anticorpi neutralizzanti che impediscono al virus di entrare nelle cellule ospiti. Tuttavia potrebbero essere in gioco anche altri meccanismi biologici non ancora ben identificati. Questi risultati, sottolineano gli autori, “sono in linea con analisi simili di dati storici da studi sul plasma convalescente per malattie virali come l’epidemia di influenza del 1918, la sindrome respiratoria acuta grave e l’influenza H1N1”.

La meta-analisi è limitata dalla inclusione di molti studi con ampia variazione di provenienza del paese di origine, dall’impostazione temporale dello studio in relazione al decorso globale della pandemia, dalle procedure diagnostiche e terapeutiche in ciascuna coorte di pazienti e dal titolo dell’anticorpo presente nel plasma convalescente utilizzato, nonché nel volume plasmatico trasfuso. Tuttavia, resta il fatto che il trattamento sembra fornire risultati incoraggianti a prescindere dal paese dello studio e non è associato a effetti collaterali significativi.

 

C’è ancora da sottolineare che molti di questi pazienti sono stati effettivamente trasfusi come ultima misura, in una fase avanzata della malattia. Tuttavia, la storia mostra che, in molte infezioni come la polmonite streptococcica e la meningite batterica durante l’era della pre-vaccinazione pre-antibiotica, il momento ottimale per la somministrazione di plasma convalescente è nei primi momenti del corso della malattia al momento della ospedalizzazione. In tal caso, la tempistica anticipata della trasfusione di plasma convalescente potrebbe aver ridotto ulteriormente la mortalità da COVID-19 in alcune esperienze rispetto ad altre che hanno mostrato tempistiche più tardive.

I ricercatori, quindi, concludono che i dati della loro analisi potrebbero sottostimare la riduzione della mortalità ottenibile attraverso la somministrazione precoce di plasma convalescente COVID-19.

 


Riferimenti

 

  • Luke, T. C., Kilbane, E. M., Jackson, J. L. & Hoffman, S. L. Meta-analysis: convalescent blood products for Spanish influenza pneumonia: a future H5N1 treatment? Intern. Med. 145, 599–609 (2006).
  • Piechotta, V. et al. Convalescent plasma or hyperimmune immunoglobulin for people with COVID-19: a living systematic review. Cochrane Database Syst. Rev. (2020).
  • Salazar, E. et al. Treatment of COVID-19 Patients with Convalescent Plasma Reveals a Signal of Significantly Decreased Mortality. J. Pathol. (2020).
  • Hegerova, L. et al. Use of Convalescent Plasma in Hospitalized Patients with Covid-19-Case Series. Blood (2020).
  • Perotti, C. et al. Mortality reduction in 46 severe Covid-19 patients treated with hyperimmune plasma. A proof of concept single arm multicenter interventional trial. medRxiv (2020).

 

  • Rasheed, A. M. et al. The therapeutic effectiveness of Convalescent plasma therapy on treating COVID-19 patients residing in respiratory care units in hospitals in Baghdad, Iraq. medRxiv (2020).
  • Gharbharan, A. et al. Convalescent Plasma for COVID-19. A randomized clinical trial. medRxiv (2020).
  • Casadevall A, Pirofski LA The Convalestent sera option for cointaining COVID 19 J Clin Ivest  2020     doi 10.11721/JCI138003.
  • Roback JD,Guarner J Convalescent Plasma to treat COVID 19: possibiities ad challenges  doi 10.100\1/jama.2020.4940

 

 

  • PDF     https://doi.org/10.1101/2020.07.29.20162917