Il recente caso della piccola Maria, morta di malaria ad Alessandria dopo averla contratta in Nigeria durante un viaggio con la madre, riaccende i riflettori su una malattia che, nonostante sia stata debellata più di 50 anni fa, continua a mietere vittime in Italia. Nel nostro Paese si registrano circa 700 casi all’anno, quasi tutti contratti all’estero. Alcuni casi purtroppo vengono contratti attraverso la trasfusione o trapianti. La diagnosi deve essere fatta tempestivamente, altrimenti la malattia può essere letale. Le autorità inoltre avvisano sull’importanza della profilassi, in grado di ridurre molto il rischio di contrarre l’infezione nei paesi endemici.
Foto di zanzara anopheles, vettore della malaria.