Un rischio infettivo anche se solo ipotetico persiste in associazione all’uso di plasmaderivati correntemente impiegati nel controllo delle emorragie e dei disordini immunologici ed è riconducibile alle infezioni da prioni ma anche alle donazioni di plasma effettuate nel periodo finestra dell’ infezione ed all’emergenza o alla riemergenza di alcune infezioni virali.
Pertanto i processi produttivi devono necessariamente assicurare il connubio di una adeguata attività emostatica con un elevato profilo di sicurezza.
In questo paper, nato alla conclusione della Conference di Coimbra, l’attenzione è rivolta a metodiche di nuova generazione che consentono, all’interno dei processi produttivi, la combinazione del trattamento solvente/detergente con uno step ad affinità specifica per i prioni, basato sulla cromatografia; il risultato è costituito da un preparato commerciale da un punto di vista emostatico sovrapponibile al PFC ma estremamente più sicuro, con vantaggi economici considerevoli sul lungo periodo.
Transfus Apher Sci. 2015 Apr;52(2):237-9.