Il test di immunoadsorbimento enzimatico (ELISA) viene utilizzato per lo screening delle infezioni trasmesse per trasfusione (TTI) nei donatori di sangue. I risultati reattivi consecutivi in ELISA sono dovuti ad errori nell’esecuzione del test (“carry-over”) o al donatore. Questo studio ha cercato di scoprire la possibilità di storia familiare o di stretto contatto con pazienti infetti da epatite nell’ambito di questi donatori reattivi consecutivi.
SCOPO: analizzare i risultati reattivi consecutivi nei test ELISA per i test TTI su campioni di donatori di sangue sani.
MATERIALE E METODI: Uno studio osservazionale retrospettivo è stato condotto da gennaio 2016 a luglio 2018 in un ospedale di cura terziaria, nell’India del Nord. I risultati reattivi consecutivi dell’ELISA di quarta generazione per lo screening dei TTI sono stati valutati per comprendere le possibili motivazioni. I donatori reattivi sono stati contattati telefonicamente per valutare una storia di stretto contatto con persone infette.
RISULTATI: Su 53.740 donazioni, 1.061 erano reattive per i TTI durante il nostro periodo di studio. La prevalenza dell’infezione da virus dell’epatite B (HBV), dell’immunodeficienza umana (HIV) e dell’epatite C (HCV) nei donatori di sangue è stata rispettivamente dell’1,27%, 0,20% e 0,50%. I risultati consecutivi reattivi per HBV sono stati del 9,20% (63/685), per HCV 6,0% (16/266) e 0 per l’HIV. Dei 79 donatori reattivi consecutivi 32 erano correlati a pazienti infetti con una significatività statisica (p <0,0001).
Conclusioni: questo studio raccomanda che nell’analisi dei risultati positivi consecutivi nell’ELISA, insieme alla ricerca di errori di procedura/campione, sia anche necessario considerare una storia retrospettiva di stretto contatto dei donatori con i pazienti infetti.
Transfus Apher Sci. 2019 Aug
Consecutive reactive results in screening of transfusion transmitted infections: Family history of blood donors is also important
Dhiman Y, Patidar GK, Hazarika A