Le infezioni trasmesse con le trasfusioni di sangue (TTI) possono avere effetti collaterali gravi e portare anche alla morte. La trasmissione del patogeno attraverso trasfusione è stata sostanzialmente ridotta, mentre la sepsi dovuta alla contaminazione batterica delle piastrine e la babesiosi trasmessa attraverso le trasfusioni di sangue è uno degli effetti collaterali che si verificano più frequentemente. Quantificare l’onere delle TTI segnalate al National Healthcare Safety Network Hemovigilance Module (NHSN HM) è importante per sviluppare interventi mirati.
L’indagine americana sugli effetti collaterali da trasfusioni di sangue
Dal 1°gennaio 2010 al 31 dicembre 2016, le strutture sanitarie che hanno partecipato al modulo di emovigilanza della rete di sicurezza sanitaria nazionale in U.S., hanno monitorato i destinatari delle unità trasfuse eseguendo prove per TTI, registrando il numero totale di unità trasfuse. Le strutture utilizzano criteri standard per segnalare le TTI. Vengono presentati i tassi di incidenza delle trasfusioni di sangue e dei possibili effetti collaterali, incluse le contaminazioni batteriche delle piastrine e la babesiosi.
Risultati dell’indagine sulle infezioni delle trasfusioni di sangue
Centonovantacinque strutture hanno segnalato al modulo di emovigilanza della rete sanitaria nazionale 111 casi di TTI in 7,9 milioni di emocomponenti trasfusi. Di questi 111 report, 54 hanno soddisfatto i criteri di inclusione.
I patogeni più frequentemente riportati sono stati:
-
- Babesia spp in globuli rossi (16/23, 70%);
- Staphylococcus aureus in piastrine (12/30, 40%).
Sono stati rilevati rispetto a 0,68 TTI per 100.000 di tutti gli emocomponenti trasfusi:
- 1,95 casi di TTI (26 aferesi, 4 sangue intero) per 100.000 unità piastriniche trasfuse;
- 0,53 casi di TTI per 100.000 componenti di RBC (globuli rossi) trasfusi.
Le trasfusioni di sangue causano maggiormente effetti collaterali dovuti alla contaminazione batterica delle piastrine e la babesiosi trasmessa per trasfusione.
In conclusione, gli interventi di sorveglianza attraverso criteri standard che riducono il carico di contaminazione batterica delle piastrine (in particolare raccolte mediante aferesi) e la trasmissione di Babesia attraverso trasfusioni di globuli rossi, possono ridurre gli effetti collaterali dovuti dalle trasfusioni di sangue come la morbilità e la mortalità dei riceventi.L’emovigilanza riduce gli effetti collaterali da trasfusioni di sangue
Le infezioni da trasfusioni di sangue rappresentano tutt’oggi una problematica di notevole importanza considerando che alcuni effetti collaterali possono essere gravi e portare alla morte. Dal 1°gennaio 2010 al 31 dicembre 2016, le strutture sanitarie che hanno partecipato al modulo di emovigilanza della rete di sicurezza sanitaria nazionale in U.S., hanno dimostrato che le contaminazioni batteriche delle piastrine e la babesiosi sono stati gli effetti collaterali dovuti alle trasfusioni di sangue più frequentemente riportati. Pertanto, risulta importante partecipare all’emovigilanza dei pazienti trasfusi con emocomponenti, collaborando con le strutture nazionali deputate ed utilizzando criteri standard di sorveglianza per arginare le infezioni derivanti dalle trasfusioni di sangue e altri effetti collaterali.
Babesia spp .; Contaminazione batterica; Hemovigilance; Infezioni trasmesse per trasfusione.
Transfus Med Rev. 2019 Apr
PTransfusion-Transmitted Infections Reported to the National Healthcare Safety Network Hemovigilance Module
Haass KA, Sapiano MRP, Savinkina A, Kuehnert MJ, Basavaraju SV.