Le infezioni dovute alla trasmissione del Citomegalovirus (Cmv) sono nella maggior parte degli individui asintomatiche, perché un buon sistema immunitario è in grado di tenerle sotto controllo ma, negli individui immunodepressi, possono causare gravi complicanze, in particolare a:
- occhi,
- fegato,
- sistema gastrointestinale
- sistema nervoso.
Rischio di trasmissione del Citomegalovirus nelle donne in gravidanza
Un aspetto di grande importanza è rappresentato dalle infezioni congenite, causate dalla trasmissione del Citomegalovirus durante la gravidanza e trasmesse poi al feto, che possono arrecare al bambino danni permanenti anche gravi. La trasmissione del Citomegalovirus è esclusivamente interumana, attraverso tutti i liquidi biologici, compreso il sangue. Una volta contratta l’infezione, il virus rimane latente all’interno dell’organismo per tutta la vita, ma può riattivarsi in caso di indebolimento del sistema immunitario.
Il rischio di trasmissione del Citomegalovirus e quindi di contrarre l’infezione è particolare per:
- le donne in gravidanza,
- i soggetti immunodepressi affetti da immunodeficienza primaria, sottoposti a chemioterapia o trapianto d’organo,
- neonati sottopeso.
In queste categorie a rischio sono in genere adottate strategie per la riduzione del rischio trasfusionale quali la leucocitoriduzione o la selezione di emocomponenti sieronegativi per evitare appunto
la trasmissione Citomegalovirus.
Prevenire la trasmissione del Citomegalovirus secondo Transfusion
Sono stati da poco pubblicati online su Transfusion i risultati di una revisione sistematica della letteratura con metanalisi degli studi per verificare le evidenze a supporto dell’utilizzo della leucoitoriduzione, associata o meno al test sierologico per Cmv, quale strategia di prevenzione della trasmissione trasfusionale del Citomegalovirus nelle categorie a rischio.
L’analisi della letteratura ha individuato oltre 450 studi sul tema, dai quali sono stati poi selezionati 11 studi in cui venivano messi a confronto diversi approcci trasfusionali. Le metanalisi effettuate:
- leucocitoriduzione vs trasfusioni non testate per Cmv,
- leucocitoriduzione vs trasfusioni sieronegative per Cmv,
- leucocitoriduzione vs leucocitoriduzione in aggiunta al test per Cmv,
non hanno evidenziato significative differenze nelle infezioni da Cmv cliniche o rilevate con i test di laboratorio. Al momento, dunque, non vi sono evidenze a favore di una specifica strategia per ridurre il rischio di trasmissione trasfusionale Citomegalovirus nelle categorie più esposte alle conseguenze di questa infezione.
Mainou M, et al.
Reducing the risk of transfusion-transmitted cytomegalovirus infection: a systematic review and meta-analysis.
Transfusion 2016 Jan 29. doi: 10.1111/trf.13478. [Epub ahead of print]