Trasmissione Epatite B

Trasmissione Epatite B da infezioni occulte: revisione della dose

L’epatite B è un problema di salute pubblica globale, nonchè un’infezione virale. La trasmissione dell’Epatite B può avvenire attraverso trasfusioni di sangue o emoderivati, ma negli anni il rischio è stato ridotto da alcune operazioni cruciali:

  • accurata selezione dei donatori,
  • continuo miglioramento dei test,
  • screening sierologici per la rilevazione degli antigeni virali HBsAg e anti-HBc,
  • implementazione della ricerca diretta del DNA virale (NAT) anche come test multiplo capace di rilevare contemporaneamente i genomi di HBV, HCV e HIV, applicati a pool di campioni di plasma o, più efficientemente, alle singole donazioni.

L’HBV-NAT come risorsa per impedire la trasmissione dell’Epatite B

L’HBV-NAT ha migliorato la sicurezza del sangue e plasma donato riducendo il periodo di cosiddetta finestra sierologica da 32 a 15 giorni nei donatori con infezione acuta e individuando precocemente i donatori con un’infezione occulta da HBV. L’infezione occulta sembra infatti rappresentare una fase del ciclo di vita virale intraepatico in cui la replicazione virale e l’espressione genica non sono perfettamente controllate dal sistema immunitario dell’ospite e/o sono correlate a varianti virali la cui velocità di trasmissione dell’epatite B potrebbe quindi essere sottostimata a causa dei seguenti fattori:

  • mancanza di identificazione dell’infezione da HBV nei riceventi,
  • assenza di un campione pre-trasfusionale del ricevente utile ad escludere un’infezione pre-esistente,
  • difficoltà o riluttanza a rintracciare i riceventi,
  • mancanza di campioni del donatore conservati o da un loro volume limitato,
  • un HBV-DNA non rilevabile nei donatori o rilevabile in alcuni casi.

Questo lavoro riporta la trasmissione dell’infezione da epatite B a nove pazienti che hanno ricevuto emocomponenti provenienti da tre diversi donatori di sangue sloveni che presentavano un’infezione occulta da HBV non rilevata dalla NAT altamente sensibile utilizzata durante la selezione. Questo obbliga quindi a riconsiderare la dose infettiva minima di virus dell’epatite B e la sensibilità NAT richiesta per prevenire la trasmissione dell’epatite B mediante trasfusione.

Un nuovo studio sulla trasmissione dell’epatite B da donatori occulti

Nel presente studio, donatori anti-HBs negativi che presentavano un carico plasmatico di HBV-DNA <3 UI/mL (<16 copie/ml) sono risultati responsabili della trasmissione virale del virus epatite b a destinatari sensibili, non immuni all’HBV e trasfusi con emazie e plasma fresco congelato contenenti rispettivamente <320 virioni e <3200 virioni. Una limitazione dello studio era data dal poco volume del campione ematico dei singoli donatori conservato e dall’insufficiente sensibilità dei metodi di quantificazione del carico virale che quindi non permettevano risultati precisi. Tuttavia, è stato successivamente sviluppato un metodo empirico per calcolare la carica virale a basso titolo sulla base di test e curve di riferimento specifiche.

Metodi per prevenire la trasmissione dell’Epatite B per trasfusione

In conclusione, la trasfusione di plasma fresco congelato e, in misura minore, di emazie da donatori con infezione occulta da HBV non rilevata dagli attuali test NAT altamente sensibili potrebbe essere causa di trasmissione e quindi infezione da virus Epatite B nei pazienti trasfusi. La sicurezza del sangue e plasma donati dovrebbe quindi essere ulteriormente migliorata grazie ad alcuni strumenti fondamentali:

  • screening anti-HBc,
  • una NAT con un limite di rilevazione fino a  0,8 copie/ml (0,15 UI/mL),
  • sistemi volti a ridurre ulteriormente il rischio di presenza di agenti patogeni nei diversi emocomponenti.

Un sistema di emovigilanza efficiente e l’archiviazione a lungo termine di grandi volumi di campioni di plasma di entrambi, donatori e riceventi, pre-trasfusione sono dunque essenziali per identificare e caratterizzare anticipatamente l’infezione quindi la trasmissione di Epatite B mediante trasfusione al fine di limitare i ritardi nella gestione terapeutica dei pazienti infettati.


Gut 2018

Multiple HBV transfusion transmissions from undetected occult infections: revising the minimal infectious dose

Daniel Candotti, Sonny Michael Assennato, Syria Laperche, Jean-Pierre Allain, Snezna Levicnik-Stezinar.