La SISET ( Società Italiana di Medicina interna fornisce alcune indicazioni pratiche per i pazienti con trombosi e malattie emorragiche gravi in caso di vaccinazione anti Covid 19
- Pazienti in trattamento anticoagulante orale e pazienti con malattie emorragiche gravi
Le persone in cura con una terapia anticoagulante e i pazienti con malattie emorragiche hanno una generica controindicazione alle iniezioni intramuscolari per il rischio di ematomi.Tuttavia, la terapia anticoagulante è nella maggior parte dei casi indicata per patologie che aumentano il rischio di contrarre la malattia COVID-19 in forma più grave. Pertanto, anche in questi pazienti il bilancio rischio/beneficio è di norma favorevole alla vaccinazione, che è pertanto raccomandabile con i criteri che si applicano alla popolazione generale.Come indicato da AIFA, le persone in terapia anticoagulante possono eseguire la vaccinazione senza sospendere il trattamento in corso. La vaccinazione deve essere eseguita prima dell’assunzione della terapia per coloro che sono trattati con eparina a basso peso molecolare o con anticoagulanti orali diretti. Pazienti in trattamento con anti-vitamina K e con INR sopraterapeutico dovrebbero attendere fino a che l’INR non sia <4.0. Per l’iniezione intramuscolare è raccomandato l’utilizzo di un ago sottile (inferiore o uguale a 23 gauge) e deve essere effettuata una compressione sul sito di iniezione per 5 minuti. È consigliato un controllo dell’area di iniezione a distanza di 2-4 ore per verificare la presenza di eventuale ematoma. - Pazienti con pregressa trombosi
Il piano nazionale vaccinazione anti-COVID-19 (aggiornato all’8 febbraio 2021)
(http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3014_allegato.pdf) nell’individuare le priorità per l’attivazione della seconda fase distingue le categorie con priorità come pazienti a rischio e pazienti estremamente vulnerabili.Le categorie con priorità di nostro interesse sono rappresentate da pazienti estremamente vulnerabili con pregresso stroke trombotico o emorragico e residua disabilità e da pazienti a rischio con malattie cardiocircolatorie e cerebrovascolari o con malattie autoimmuni (p. es. sindrome da anticorpi antifosfolipidi e piastrinopenia immune). Per quanto riguarda il tipo di vaccino da somministrare e il calendario di somministrazione in priorità si rimanda al già citato piano nazionale vaccinale e alle indicazioni dei piani vaccinali regionali.
Pazienti con trombofilia asintomatici e pazienti con malattie emorragiche congenite meno gravi
I pazienti trombofilici asintomatici (anche se con esenzione RDG020, che prefigura una condizione di rischio e non di malattia) e i pazienti con patologie emorragiche, a meno che non abbiano altre patologie, possono essere vaccinati secondo la priorità definita dalla loro fascia di età.
Vengono fornite dalla SISET alcune indicazioni pratiche in caso di vaccinazione anti COVID 19 in a) pazienti in trattamento anticoagulante orale e pazienti con malattie emorragiche gravi b) pazienti con pregressa trombosi
- c) Pazienti con trombofilia asintomatici e pazienti con malattie emorragiche congenite meno gravi.
In tutti i casi il bilancio rischio/beneficio è di norma favorevole alla vaccinazione, che è pertanto raccomandabile con i criteri che si applicano alla popolazione generale. La vaccinazione deve essere eseguita prima dell’assunzione della terapia per coloro che sono trattati con eparina a basso peso molecolare o con anticoagulanti orali diretti.
Per l’iniezione intramuscolare è raccomandato l’utilizzo di un ago sottile (inferiore o uguale a 23 gauge) e deve essere effettuata una compressione sul sito di iniezione per 5 minuti.
La priorità per la vaccinazionee’ quella stabilita dal piano vaccinale nazionale
Sito. www.siset.org Data: 20 marzo 2021
Titolo: ANTI COVID-19 VACCINATIONS FOR PATIENTS WITH THROMBOSIS / THROMBOPHILIA AND SERIOUS HEMORRAGHIC DISEASES: PRACTICAL INDICATIONS
Autori: SISET ( Società Italiana per lo studio dell’Emostasi e Trombosi)