Come già più volte segnalato in queste pagine, uno degli aspetti più allarmanti dell’infezione da Zika virus (ZIKV), a rapida espansione per l’alta efficacia del suo vettore (principalmente la zanzara ‘Aedes aegypti’), è la sua associazione con la microcefalia neonatale, supportata dall’isolamento del virus dal liquido amniotico di gestanti infette. Uno studio condotto in Brasile, uno dei paesi in cui ZIKV ha circolato più estesamente, pubblicato sul numero del 4 Marzo del ‘New England Journal of Medicine’, si è rivolto a meglio caratterizzare lo spettro di malattia da ZIKV in gravidanza, reclutando un totale di 88 gestanti che avevano manifestato un ‘rash’ cutaneo nei 5 giorni precedenti la prima osservazione clinica e seguite tra il Settembre 2015 e Febbraio 2016. Di queste 88 donne, 72 (82%) sono risultate positive a test virologici (RT-PCR) su campioni di sangue e/o urine, con infezione acuta collocabile tra la 5° e la 38° settimana di gravidanza (più della metà nel secondo trimestre di gestazione). Ancora, tra le donne positive, più della metà avevano riportato casi simili in altri membri della famiglia e nel 21% dei casi anche il partner era risultato infetto. L’infezione è risultata presente in tutti gli strati socio-economici. Le caratteristiche cliniche prevalenti sono state un rash maculare o maculopapulare pruriginoso discendente, artralgie, iniezione congiuntivale, cefalea e linfadenopatia locale o sistemica, mentre la febbre, di breve durata (meno di 72 h) e di basso grado (max 38°), è stata riferita dal 30% circa delle pazienti. Il rash maculopapulare (44% vs 12%), il coinvolgimento congiuntivale (58% vs 13%) e la linfadenopatia (40% vs 7%) sono risultate significativamente più frequenti nelle gestanti con infezione da ZIKV rispetto a quelle ZIKV-negative. Un’eco-Doppler fetale è stato praticato in 42 delle 72 (58%) pazienti ZIKV-positive ed in tutte le 16 gestanti ZIKV-negative, evidenziando anomalie fetali in 12 delle 42 (29%) ZIKV-positive ed in nessuna delle 16 ZIKV-negative. Cinque dei 12 feti presentavano ritardo di crescita intrauterino con o senza microcefalia; due mostravano calcificazioni dei ventricoli cerebrali, e ulteriori due altre alterazioni del sistema nervoso centrale (SNC). Anormalità di flusso nelle arterie cerebrali od ombelicali sono state osservate in 4 feti, oligoidramnios ed anidramnios in 2 casi ancora. Sono state riportate 2 morti fetali, alla 36° e 38° settimana di gestazione, rispettivamente. A fronte, quindi, della lieve sintomatologia clinica materna, l’infezione da ZIKV in gravidanza appare essere associata a gravi sequele sul feto, quali insufficienza placentare, ritardo di crescita, lesioni del SNC, fino anche alla morte fetale. Molti aspetti dell’infezione richiamano quelli della rosolia, particolarmente, nella madre (rash, artralgie, prurito, linfadenopatia e febbre non elevata); in circa l’85% delle gravidanze con rosolia congenita durante la pandemia degli anni 1959-1965 negli USA fu diagnosticato ritardo di crescita intrauterino. Una significativa differenza tra l’infezione da ZIKV in Brasile (2015-2016) e la pandemia da rosolia negli USA tra il 1959 ed il 1965 è lo stato immune della popolazione, in quanto nessuno in Brasile ha mostrato anticorpi verso lo ZIKV, mentre nel corso della pandemia con 20000 casi di rosolia congenita solo il 17.5% delle donne in età fertile non presentava nel 1959 anticorpi specifici. Alla luce di queste osservazioni, le gestanti con sospetta o confermata infezione da ZIKV devono essere attentamente monitorate con ecografie seriate per valutare i segni di insufficienza placentare, considerati i rischi di morte fetale e ritardo di crescita. La conferma di una correlazione scientificamente credibile tra lo ZIKV e le anomalie congenite è di fondamentale importanza per l’adeguata gestione di questa epidemia.
Zika Virus Infection in Pregnant Women in Rio de Janeiro – Preliminary Report.
Brasil P, Pereira JP Jr, Raja Gabaglia C, Damasceno L, Wakimoto M, Ribeiro Nogueira RM, Carvalho de Sequeira P, Machado Siqueira A, Abreu de Carvalho LM, Cotrim da Cunha D, Calvet GA, Neves ES, Moreira ME, Rodrigues Baião AE, Nassar de Carvalho PR, Janzen C, Valderramos SG, Cherry JD, Bispo de Filippis AM, Nielsen-Saines K. N Engl J Med. 2016 Mar 4. [Epub ahead of print]